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Collana «I quaderni di via del Vento»
volumetto n° 32



Paul  Gauguin, A proposito di Vincent van Gogh
a cura di Susanna Mati

 pag. 44, ISBN 978-88-6226-128-9

Euro 4,00 (2° edizione)
IN SINTESI

Tre prose memoriali del pittore simbolista francese in merito al suo difficile rapporto col pittore olandese.


UN ASSAGGIO

«Van Gogh era tornato a casa e immediatamente si era tagliato l’orecchio a filo della testa. Gli era occorso senz’altro del tempo per fermare l’emorragia, poiché l’indomani numerosi stracci inzuppati erano sparsi sulle lastre del pavimento delle due stanze a piano terra. Il sangue aveva sporcato le due stanze e la piccola scala che saliva nella camera da letto. Quando fu in grado di uscire, la testa avvolta in un berretto ben calzato, andò difilato in una di quelle case in cui, in mancanza di compagne, si trova una compagnia e dette alla prostituta che stava di sentinella il suo orecchio ben pulito e incartato.»







L’AUTORE

Paul Gauguin nasce nel 1848 a Parigi, ma trascorre con la famiglia l’infanzia in Perù, terra della nonna materna. Rientrato in Francia, dopo la morte della madre è affidato al fotografo e collezionista d’arte Gustave Arosa. Impiegato in un’agenzia di cambio, sposa la danese Mette Sophie Gad dalla quale avrà cinque figli. Partecipa dal ’79 alle mostre degli ‘impressionisti’. Abbandona il lavoro e la moglie torna a Copenaghen con i figli. Nell’86 è a Pont-Aven, in Bretagna, dove col pittore Emile Bernard dà vita al ‘simbolismo sintetico’. A Parigi incontra Vincent van Gogh. Nell’87 è a Panama e in Martinica. Nell’88 tiene una mostra grazie a Théo van Gogh, fratello di Vincent e in ottobre raggiunge quest’ultimo ad Arles in Provenza. Dopo due mesi di difficile convivenza torna a Parigi. Nel ’91 parte per Tahiti. Durante questi anni, e fino alla morte, vivrà sempre con pochi mezzi e in precarie condizioni di salute. Del ’92 è lo scritto Noa-Noa.Nel ’93 torna in Francia. Nel ’94 è in Bretagna ma dal ’95 parte definitivamente per Tahiti. Nel ’97tenta il suicidio. A Tahiti pubblica un giornale di denuncia degli abusi compiuti dalle autorità sulle popolazioni locali. Nel 1901 si trasferisce alle isole Marchesi dove muore l’8 maggio 1903.

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