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Collana «Ocra gialla»
volumetto n° 85



André  Gide, Solidarietà
a cura di Stefano Serri
 pag. 40, ISBN 9788862261241

Euro 4,00
IN SINTESI

Tre prose inedite in Italia del trasgressivo autore dei Sotterranei del Vaticano e fondatore della «Nouvelle Revue Française». Dello stesso autore queste edizioni hanno anche pubblicato gli inediti «Storia di Pierrette», a cura e traduzione di Antonio Castronuovo.


UN ASSAGGIO

«Una giovane donna affronta con grande difficoltà e alla meno peggio, sola e senza aiuto, la gestione di una fattoria che il marito ha appena abbandonato, poiché siamo durante la guerra, ed è stato chiamato nell’Argonne. Una mattina, mentre Marthe si occupa dei due figli in tenera età, una giovenca scappa dal recinto. Quando lei si accorge della fuga, la giovenca è già lontana. Tutti i vicini l’hanno vista passare, l’hanno riconosciuta; nessuno l’ha riportata indietro, e neppure l’ha fermata.»







L’AUTORE

André Gide, scrittore in bilico tra confessione e parodia, finzione e autobiografia (il Diario è il cuore della sua opera) nasce il 22 novembre del 1869. Cresciuto in un ambiente rigidamente conservatore e puritano, iniziò, grazie all’incontro con Oscar Wilde nel 1891 e a un viaggio in Tunisia, la liberazione dalle pastoie moralistiche e l’accettazione della propria omosessualità. Dando seguito alla promessa fatta alla madre in punto di morte, sposò la cugina Madeleine, matrimonio che sfocerà in una clamorosa separazione. Oltre al suo libro più ambizioso, I falsari (1925), l’unico da lui definito propriamente romanzo, vanno ricordati testi destinati allo scandalo come L’immoralista (1902) e Le segrete del Vaticano (1914) che lo resero portavoce di inquietudini e ribellioni della sua generazione. Fondatore della «Nouvelle Revue Française», Gide è stato anche drammaturgo, traduttore, saggista e critico letterario. I rapporti complessi e combattuti con la religione, la denuncia delle ipocrisie domestiche e la sua problematica adesione al comunismo lo hanno reso la bestia nera del perbenismo borghese. Dopo aver ricevuto nel 1947 il premio Nobel per la letteratura, morì a Parigi nel 1951.

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