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Collana «Ocra gialla»
volumetto n° 77



Violette  Leduc, Odio i dormienti.
Marina Marchesiello
 pag. 44, ISBN 978-88-6226-108-1

Euro 4,00
IN SINTESI

Tre prose liriche inedite in Italia di Violette Leduc, autrice del romanzo autobiografico La Bastarda, pubblicato in Francia nel 1964 con la prefazione di Simone de Beauvoir.


UN ASSAGGIO

Odio quelli che dormono. Sono i morti che non hanno detto la loro ultima parola. Non riconoscono la notte fonda. Non voglio che la si ripudi. Voglio che la si riponga sotto le ali aperte dei corvi che proteggono le terre di mezzanotte. Non posso lottare con coloro che dormono. Il loro sonno è più forte della mia guerra. Porta via tutto. E poiché il vostro sonno è più forte del mio odio, ve lo lascio ma mettetevi dentro gli alberi, allungatevi sui tetti, cadete contro i muri, appoggiatevi alle fontane. Ingurgitate l’oscurità insieme allo scorrere dell’acqua potabile. Uscite. Non snobbate all’infinito la notte. I letti sono stati creati per soffrire e per gioire. Non perdeteci il senno.







L’AUTORE

Violette Leduc nasce nel 1907 ad Arras (Francia), in una poverissima camera in affitto, figlia della giovane Berthe che la concepirà con il figlio del padrone di casa, dal quale è subito dimenticata. A quattordici anni sua madre si sposa e chiude la figlia in collegio. Qui, Violette avrà una relazione con la compagna Isabelle econ una giovane sorvegliante. Espulsa dal collegio, trova lavoro a Parigi presso una casa editrice e poi in una casa produttrice di sceneggiature dove si innamora, non ricambiata, di Maurice Sachs, scrittore ebreo omosessuale. Scrive il suo primo romanzo: L’asfissia che verrà pubblicato dal grande Camus per Gallimard. Quando scoppia la seconda guerra mondiale sposa il fotografo Jacques Mercier ma il matrimonio sarà di breve durata. Nel ’45 incontra Simone de Beauvoir che diverrà sua solerte consigliera, finanziatrice e editor per oltre vent’anni. Escono I romanzi: L’affamata (’48)Ravages (’55)nel ’58 La vielle fille et le mortLes boutons dorés, Trésors à prendre (’60). Incontra il ricco Jacques Guérin, omosessuale e mecenate di artisti. Nel ’64 esce, con prefazione della de Beauvoir, il romanzo autobiografico La Bastarda in cui racconta la sua vita fino al ’44. Seguono La femme au petit renard (’65), Thérèse et Isabelle (’66), nel ’70 la seconda parte della sua autobiografia La follia in testa, nel ’71 Le taxiAcquista la casa dei suoi sogni a Faucon, in Provenza, dove morirà per un cancro al seno, nel ’72. Postuma (’73) esce La chasse à l’amour. Nel ’99 viene pubblicata, ad opera di Carlo Jansiti per le Edizioni Grasset, la corposa biografia della scrittrice.

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