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Collana «Acquamarina»
volumetto n° 1



Edith  Södergran, La luna
a cura di Daniela Marcheschi,
 pag. 48, ISBN 9788862261203

Euro 4,00 (2° edizione)
IN SINTESI

Trentacinque tra le più belle liriche della poetessa finlandese di lingua svedese che ha contribuito a rinnovare la poesia scandinava e quella europea.


UN ASSAGGIO

«Quando viene la notte,
io sto sulla scala e ascolto,
le stelle sciamano in giardino
ed io sto nel buio.
Senti, una stella è caduta risuonando!
Non andare a piedi nudi sull’erba;
il mio giardino è pieno di schegge.»







L’AUTORE

Edith Södergran fra i massimi poeti svedesi del Novecento. Nacque nel 1892 a San Pietroburgo da genitori finlandesi appartenenti alla minoranza di lingua svedese e di estrazione sociale borghese. Cosmopolita, colta in parecchie lingue, fu costretta ad interrompere gli studi regolari nel 1908, quando si ammalò di tisi. Cominciò allora una dolorosa odissea in sanatori finlandesi e svizzeri, ma la rovina economica sopraggiunta con la Rivoluzione d’Ottobre, gli stenti e il duro isolamento cui fu obbligata dalla povertà e dalla malattia, affrettarono la fine della Södergran, che morì nel giugno del ’23 a Raivola (Carelia). Fra le sue opere maggiori troviamo: Poesie (’16), La lira di settembre (1918), L’altare di rose (’19), L’ombra del futuro (’20) e, postuma, La terra che non è(’25) – testi di una poesia nuova per visionarietà e usi del ritmo libero.

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