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Collana «I quaderni di via del Vento»
volumetto n° 56



Henri  Matisse, La visione interiore
a cura di Antonio Castronuovo

 pag. 36, ISBN 978-88-6226-029-9

Euro 4,00
IN SINTESI

Pensieri sull’arte di uno dei maggiori esponenti dell’arte moderna, che si soffermano in particolare sul disegno e sulla figura umana.


UN ASSAGGIO

«Dipendo in modo assoluto dal mio modello, che osservo in libertà e che solo più tardi mi decido a fissare nella posa più rispondente al suo naturale. Quando prendo un modello nuovo, è nel suo abbandono al riposo che indovino la posa che gli conviene e a cui mi vincolo. Conservo queste ragazze spesso per molti anni, fino a che l’interesse si esaurisce. I miei segni plastici esprimono probabilmente il loro stato d’animo (parola che non amo) al quale inconsapevolmente mi interesso, e a cosa dovrei interessarmi altrimenti? Le loro forme non sempre sono perfette, però sono sempre espressive. L’interesse emotivo che m’ispirano non si coglie tanto dalla rappresentazione del loro corpo, ma spesso da linee o valori speciali disseminati su tutta la tela o sulla carta e ne formano l’orchestrazione, l’architettura.»







L’AUTORE

Henri Matisse nasce a Le Cateau-Cambrésis, nel nord della Francia, il 31 dicembre 1869. Nel 1888, terminati gli studi liceali, segue i corsi di giurisprudenza all’Università di Parigi, ma due anni dopo, costretto a letto per una malattia intestinale, inizia a dipingere. Nel 1891 abbandona gli studi per iscriversi all’Académie Julian e l’anno seguente entra nello studio di Gustave Moreau all’École des Beaux-Arts. Stringe amicizia col pittore Marquet. Nel ’94 nasce la figlia Marguerite da Amélie Parayre, che sposa nel ’98. Due anni prima aveva iniziato ad esporre. Nel ’99 frequenta lo studio di Carrière dove incontra il pittore Derain. Lo stesso anno nasce il figlio Jean e, grazie a Rodin, s’interessa anche alla scultura. Nel 1900 nasce l’ultimogenito Pierre e l’anno seguente conosce il pittore Vlaminck. Nel 1903 partecipa al Salon d’Automne, così come nel 1905, dove lui e compagni verranno definiti ‘fauves’ (belve) e nel 1906, anno in cui farà anche il primo viaggio in Algeria. Nel 1907 conosce Picasso e compie un viaggio in Italia, mentre l’anno successivo espone a New York. Nel ’14, esentato dagli obblighi militari, parte per Collioure e due anni dopo trascorre l’inverno a Nizza, cosa che ripeterà sistematicamente negli anni seguenti. Nel ’30 visita Tahiti e l’anno seguente lavora a La Danza per la fondazione Barnes. Nel ’43 trasloca a Vence, dove nel ’48 inizia la decorazione della cappella. Nel ’52 viene inaugurato il Museo Matisse a Le Cateau-Cambrésis e l’anno seguente la mostra dei ‘papiers découpés’. Muore il 3 novembre ’54 a Nizza.

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