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Collana «Ocra gialla»
volumetto n° 45



Louis-Ferdinand  Céline, Le onde
a cura di Anna Rizzello
 pag. 36, ISBN 978-88-6226-019-0

Euro 4,00 (ESAURITO)
IN SINTESI

Inedito in Italia, il racconto del presente volumetto permette di cogliere la genesi dellla scrittura celiniana e di rinvenirvi le tracce delle qualità letterarie e stilistiche che faranno di Céline uno degli scrittori più grandi del Novecento.


UN ASSAGGIO

«Sotto uno striminzito completo a motivi si indovinava il corpo gracile, precocemente logoro. Aveva una conoscenza approfondita della lingua francese, in cui componeva versi che avevano avuto, prima della guerra, un certo successo negli ambienti esclusivi, dove ci si vanta di spirito letterario. La sua musa errava con familiarità nel periodo cupo del Medioevo da cui coglieva accenti d’una stranezza comunemente incomprensibile e che la critica mondana, non capendovi nulla, aveva dichiarato selvaggiamente meravigliosi».







L’AUTORE

Louis-Ferdinand Destouches, più conosciuto sotto lo pseudonimo di L. F. Céline, nasce il 27 maggio 1894 a Courbevoie, alla periferia di Parigi. Trascorre l’infanzia nella capitale, nel Passaggio Choiseul, dove la madre ha un negozio di merletti. Prende parte alla Prima Guerra Mondiale, rimanendo gravemente ferito nel corso di un’operazione militare nelle Fiandre: dichiarato invalido al 75%, riporterà menomazioni permanenti al braccio destro. Nel 1916 parte per un incarico commerciale in Camerun, ma rientra in Francia dopo 9 mesi, spossato da dissenteria e malaria. Intraprende con successo gli studi di medicina, laureandosi nel 1924. A Parigi nel ’28, apre uno studio medico nel quartiere di Montmartre e si dedica alla stesura di Voyage au bout de la nuit (1932) che gli procura un enorme successo letterario. Nel 1936 esce Mort à credit. Dal 1937 al 1941 pubblica diversi pamphlet antisemiti: Bagatelles pour un massacre, L’école des cadavres e Les beaux draps. Nel 1942 escono Guignol’s Band I e II. Ricercato con l’accusa di collaborazionismo al nazismo, nel novembre 1944 si rifugia con la terza moglie, Lucie Almansor, a Sigmaringen, in Alta Baviera. Raggiunta nel marzo 1945 la Danimarca, rientra nel ’51 in Francia in seguito a un’amnistia, dopo sei anni di esilio. Trascorre gli ultimi dieci anni di vita a Meudon, nei sobborghi di Parigi, dedicandosi alla stesura della cosiddetta Trilogia del Nord, comprendente D’un chateau l’autre, Nord e Rigodon. Si spegne a Meudon, il 1° luglio 1961.

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