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Collana «I quaderni di via del Vento»
volumetto n° 51



Pierre  Drieu La Rochelle, Niente da fare
traduzione di Valentino Durante e Séverine Flückiger, postfazione di Massimo Del Pizzo
 pag. 36, ISBN 978–88–6226–009–1

Euro 4,00
IN SINTESI

Due racconti inediti in Italia del grande autore francese.


UN ASSAGGIO

«Eravamo soliti andare a cena in un locale, e poi a ballare in un altro. In quegli anni, non molto dopo la guerra, era il tempo dei dancing. Ballavamo, e ogni sera quei ritmi anonimi mi fondevano nuovamente con Rosita. Dimenticavo, non cercavo più. Non c’era più nulla al di là di quella sufficienza del nostro corpo duplice e cosi familiare con se stesso, assorbente per lunghi tratti tutto ciò che lo circondava e capace di nutrirsi di tutto quel calore, di tutto quel sudore.»







L’AUTORE

Pierre Eugène Drieu La Rochelle nasce a Parigi il 3 gennaio del 1893. Fra le letture importanti della sua giovinezza ci sono Nietzsche, D’Annunzio, Barrès, Péguy, Maurras, Withman. Iscritto nel 1910 alla Facoltà di Diritto inizia nel ’13 il servizio militare, avendo anche occasione di ascoltare le conferenze di Bergson. Partecipa al conflitto con patriottismo convinto e viene ferito nella battaglia di Charleroi e poi ancora a Verdun. Fra il primo e il secondo dopoguerra, è come esitante fra ‘ordine’ e ‘rivoluzione’; è attratto da diverse ideologie e da ideologie diverse (fascismo, nazismo, comunismo), capace di avvicinarsi al movimento surrealista, ma anche all’Action Française. L’esordio letterario è legato ai testi poetici di Interrogation, (’17), e Fond de cantine (’19), cui seguono i saggi Mesure de la France (’22), Le Jeune Européen (’27), Généve ou Moscou (’28), L’Europe contre les Patries (’31) Socialisme fasciste (’34), Avec Doriot (’37), Ne plus attendre (’41), Notes pour comprendre le siècle (’41), Chronique politique 1934-1942 (’43), Le Français d’Europe (’44). Tra queste date si inseriscono anche romanzi e racconti: da L’Homme couvert de femmes (’25) a Une femme à sa fenêtre (’29), da Le Feu follet (’31) a Drole de voyage (’33) fino a La Comédie de Charleroi (’34) e Journal d’un homme trompé (’34). Successivi sono i romanzi Reveuse bourgeosie (’37), Gilles (’39), L’Homme à cheval (’43) e Les Chiens de paille (’44), ultimo testo pubblicato in vita. Scritti vari come Sur les écrivains (’64), Journal 1939-1945 (’92), Textes retrouvés (’92) e il romanzo incompiuto Mémoires de Dirk Rasp (’66) sono postumi. Intellettuale attivo e presente nel proprio tempo, amico di Doriot come di Aragon, di Paul Éluard come di Robert Brasillach, è nominato direttore della prestigiosa Nouvelle Revue Française. Muore suicida a Parigi, il 15 marzo del 1945, dopo aver appreso la notizia di essere ricercato per collaborazionismo.

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