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Collana «I quaderni di via del Vento»
volumetto n° 50



Gustav  Klimt, Lettere a un’amata
traduzione e cura di Susanna Mati
 pag. 32, ISBN 9788862260022

Euro 4,00
IN SINTESI

Questo volumetto contiene le lettere che il grande pittore austriaco inviò ad una delle sue numerose amanti, la giovane e bella Marie Zimmermann, da cui ebbe due dei quattordici figli che gli vengono attribuiti.


UN ASSAGGIO

«Ti credo veramente quando dici di non intravedere nessun futuro per la tua pittura – infatti dovresti prima di tutto rilassarti perbene, poi imparare a guardare perbene, e in questo modo potresti intanto cominciare – in qualche modo dovresti trovarti, quando le circostanze lo consentono, il tempo necessario per la pittura. Dipingere è difficile, molto difficile, lo so bene io [...]».







L’AUTORE

Gustav Klimt nasce a Baumgarten, sobborgo di Vienna, il 14 luglio 1862. Suo padre, di origine boema, è orafo. Gustav è il maggiore di sette figli: suo fratello Georg si dedica all’oreficeria, come il padre, mentre il fratello Ernst al disegno e alla pittura. Nel ’76 entra col fratello Ernst alla Scuola d’Arti e Mestieri e nel 1883 apre con lui e con il compagno di studi Franz Matsch un atelier. Nel 1886 i tre ricevono molte commissioni tra cui quella per la decorazione del soffitto e della scalinata del Burgtheater di Vienna. Nel ’92 Klimt, pochi mesi dopo la morte del padre, muore il fratello Ernst. Nel ’96 Gustav dipinge per l’Aula Magna dell’Università di Vienna le grandi opere: Filosofia, Medicina e Giurisprudenza, che scatenano grandi polemiche nella stampa, per il loro presunto contenuto ‘pornografico’. A trentacinque anni di età, Klimt è stimato come il più degno successore di Hans Makart. Nel ’97, con un gruppo di amici che condividono le sue idee di rinnovamento dell’arte, fonda la Secessione Viennese, della quale è eletto presidente e l’anno seguente esce il primo numero della rivista «Ver Sacrum». Nel 1902, alla XIV mostra della Secessione dipinge il grande Fregio di Beethoven su tre pareti di una sala. Nel 1903 nascono le Wiener Werkstätte, laboratorio di artigianato di alta qualità in stile secessionista, col quale Klimt collabora. Lo stesso anno è inaugurata la Galleria moderna dei secessionisti. Nel 1904 espone per l’ultima volta alla Secessione una sua opera, Bisce d’acqua II. Nel 1906 il ‘gruppo Klimt’ si dissocia dalla Secessione. Nel 1916 partecipa con Egon Schiele e Oskar Kokoschka alla mostra della Secessione di Berlino. L’11 gennaio 1918, al ritorno da un viaggio in Romania è colto da un colpo apoplettico: subentrata anche una grave polmonite, muore il 6 febbraio.

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