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Collana «Acquamarina»
volumetto n° 24



Merja  Virolainen, La pelle
traduzione di Antonio Parente; postfazione di Viola Parente-Capková

 pag. 32, ISBN 8887741719

Euro 4,00
IN SINTESI

Ventiquattro poesie inedite in Italia della poetessa finlandese.


UN ASSAGGIO

«Una macchia di luce su di una brocca d’acqua,
una zigena, pronta a librarsi.
In mio padre vedo i miei figli
non nati, la luce dell’andito
sulla fronte abitata da sogni.
Anche lui va via
così che i bianchi anemoni
possano fiorire. »







L’AUTORE

Merja Virolainen (Lapua, 1962) studiò come disegnatrice di moda a Lahti, quindi animazione teatrale a Breslavia e filosofia, teoria letteraria e pedagogia all’università di Helsinki. Debuttò con la raccolta Con la tua dolcezza spezzi una gardenia (Hellyyttäsi taitat gardenian, 1990), il cui tema principale è la donna nella mitologia, nella storia e nel presente. Nel 1994 Virolainen partecipò alla redazione dell’antologia di poesie erotiche dal titolo L’EROS della poesia (Runon EROS); dello stesso anno è il suo Manuale di sciamanismo e stregoneria (Samanismin ja noituuden käsikirja), che mostra come l’attenzione dell’autrice si sia concentrata sulla religione ‘pagana’ e sulla mitologia degli antichi finlandesi. Questo suo interesse continua anche in Specchio di catrame (Tervapeili, 1995), dove il paesaggio mitico evoca l’ambiente della poesia popolare finlandese. Nella raccolta Le nuvole celano le nubi in sé (Pilvet peittävät sisäänsä pilvet, 2000) continuano a fondersi i toni seri e profondi con quelli ironici e provocatori. Del 2003 è la sua ultima raccolta Sono ragazza, che bello! (Olen tyttö, ihanaa!), che le è valsa il premio Tanssiva Karhu (Orso danzante), e dove l’autrice sviluppa un nuovo linguaggio poetico e ritmico. È autrice anche di numerosi saggi, articoli e traduzioni.

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