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Collana «Acquamarina»
volumetto n° 19



Rainer Maria  Rilke, L’Angelo
traduzione e cura di Roberto Carifi

 pag. 32, ISBN 88877415910

Euro 4,00 (ESAURITO)
IN SINTESI

Ventitre poesie in nuova traduzione del grande poeta praghese.


UN ASSAGGIO

Sapessi, notte, come ti guardo io,
come la mia essenza nel suo slancio arretra
e contro di te osa gettersi;
dovrò credere che bastino due ciglia
a traversare tanto fiume di sguardi?







L’AUTORE

René Maria Rilke nasce a Praga il 4 dicembre 1875; a partire dall’età di dieci anni frequenta l’Accademia militare, trascorrendovi un doloroso periodo di alienazione. A venti anni pubblica la prima raccolta poetica, Vita e canti, e poco dopo incontra Lou Andreas-Salomé, la quale muta il nome del poeta in Rainer; a lei deve la conoscenza di Nietzsche, di Freud, dell’angelologia iranica. Insieme compiono un viaggio in Russia. A questo periodo risalgono il Libro delle ore, le Storie del buon dio, La ballata di amore e morte dell’alfiere Cristoph Rilke. Nel 1900 conosce a Worpswede Clara Westoff, sua futura moglie, e dal 1902 soggiorna a Parigi studiando Rodin e Cézanne; dalla sua permanenza nella metropoli nascono i Quaderni di Malte Lauridds Brigge. Durante gli anni successivi viaggerà, sentendo sempre il richiamo parigino, in Francia, Germania, Italia, Boemia, Tunisia e Egitto. Nel 1912 inizia nel castello di Duino (Trieste) le Elegie duinesi che si compiranno dieci anni dopo a Muzot (nel Vallese); nel 1916 è richiamato all’Archivio di guerra a Vienna; nel periodo del conflitto mondiale Rilke è affetto da quella che gli pare una terribile sterilità. Dal 1921 si stabilisce nel castello di Muzot, dove nasceranno, oltre alle Elegie, anche i Sonetti a Orfeo. Negli ultimi anni di vita scriverà un ciclo di poesie in francese, aumentando col tempo la frequenza dei ricoveri in sanatorio a causa della leucemia che lo porterà alla morte il 29 dicembre 1926.

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