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Collana «Ocra gialla»
volumetto n° 57



Robert  Musil, Narra un soldato
A cura di Claudia Ciardi. Traduzione di Claudia Ciardi e Elisabeth Krammer;
 pag. 36, ISBN 978-88-6226-066-4

Euro 4,00
IN SINTESI

Cinque prose inedite in Italia, scritte negli anni Dieci e Venti, dell’autore del grande romanzo incompiuto L’uomo senza qualità, nel settantesimo anno dalla morte. In esse affiorano i nuclei narrativi che attraverseranno tutta la sua opera: il ricordo iniziatico dei primi tentativi letterari, l’esperienza dolorosa e mistica della guerra, la pungente critica alle ingessature della società asburgica, l’intima complicità umana e letteraria con l’amata moglie Martha Heimann. 


UN ASSAGGIO

«Eroicamente bruna giaceva davanti a noi la Valsugana, creata da Dio come uno squillo di trombone. [...] il mio cuore batteva largo e tranquillo con colpi regolari come una cornacchia che vola attraverso la sera; [...] amavo misteriosamente il nemico.»







L’AUTORE

Robert Musil nasce il 6 novembre 1880 a Klagenfurt (Carinzia) da Alfred Musil, ingegnere, ed Hermine Bergauer. Nel 1882 la famiglia si trasferisce a Steyr. Sintomi di un esaurimento nervoso che si ripresenterà nel corso della vita. Dopo l’arrivo a Brünn (F0;91) si iscrive al liceo militare di Eisenstadt, per poi proseguire gli studi nel collegio di Mährisch-Weisskirchen (1894-’97), esperienza violenta che offrirà lo spunto per I turbamenti del giovane Törless.Ritorno a Brünn e primi tentativi letterari. Approda a Berlino per seguire corsi di filosofia e psicologia (1903). Pubblicazione del Törless (1906) e incontro con l’ebrea berlinese Martha Heimann, sua futura amatissima moglie. Consegue il dottorato in filosofia, con una tesi sulle teorie del fisico e pensatore Ernst Mach (’08). Allo scoppio della guerra è assegnato al fronte austriaco nel Sudtirolo, poi al comando d’armata di Bolzano dove dirige il giornale militare «Tiroler Soldaten-Zeitung». Nel ’19 è archivista a Vienna, quindi recensore per la «Prager Presse». Escono le novelle Grigia (’21) e Tonka (’22), muoiono la madre e il padre (’24). Lettura alla radio di Berlino di brani tratti da L’uomo senza qualità, suo capolavoro incompiuto, del quale annuncia il titolo definitivo (’27). Fondazione di una Società musiliana a Vienna e Berlino per il suo sostegno economico. Vedono la luce le Pagine postume pubblicate in vita (’36). Seguito de L’Uomo senza qualità di cui i nazisti vietano la circolazione (’38). Inizio dell’esilio prima a Zurigo, poi a Ginevra. Il 15 aprile 1942 muore per un ictus. 

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