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Collana «Acquamarina»
volumetto n° 45



Georg  Heym, Ci invitarono i cortili
Claudia Ciardi
 pag. 36, ISBN 978-88-6226-056-5

Euro 4,00
IN SINTESI

Una selezione di ventuno poesie in nuova traduzione, in parte inedite in Italia, del poeta tedesco Georg Heym, che per la qualità e l’autenticità della sua lirica riteniamo fra i più grandi autori pubblicati in questa collana, scomparso nel 1912 in tragiche circostanze a soli ventiquattro anni.


UN ASSAGGIO

«Pura è la luce sui nostri giorni, 
pallido riverbero del sole.
Come fiori schiusi e nel lieto raggio
che s’inazzurra ci leviamo…

Non mancherà molto che alberi saremo,
quali nel mattino del tempo eravamo,
calmi come sogni dormienti nella terra scura,
e nessuno che le nostre vene tocchi.»







L’AUTORE

Georg Heym nasce a Hirschberg, Slesia, il 30 ottobre 1887, in una famiglia di possidenti e funzionari pubblici. Col padre, un procuratore militare autoritario e irascibile, il rapporto sarà sempre teso. A tredici anni si trasferisce con i genitori a Berlino. Dal 1904 inizia la stesura di un diario cui si affiancano i primi esercizi in versi, incolori e monocordi, classificati come ‘juvenilia’ (1899-1909). Dopo una carriera scolastica deludente, nel 1907 si iscrive senza entusiasmo alla facoltà di legge, frequentando corsi presso le università di Würzburg, Jena e Berlino. Contemporaneamente inizia la stesura di drammi ispirati ai protagonisti delle rivoluzioni del passato. Nel 1910, l’ingresso nel gruppo ‘Der Neue Club’, presieduto da Kurt Hiller, animatore delle serate poetiche al ‘Neopathetisches Cabaret’, lo battezza poeta espressionista. Suoi versi sono pubblicati nell’autunno del 1910 sulla rivista radicale «Der Demokrat» e nel 1911 appare la prima raccolta L’eterno giorno, recensita favorevolmente dal poeta Ernst Stadler. Accantonata la carriera giuridica, si dedica a un seminario di studi orientali all’università di Berlino. Muore il 16 gennaio 1912. Al funerale gli amici gli rendono omaggio danzando attorno al suo corpo e recitando Hölderlin. Escono postumi il volume di novelle brevi Il ladro e le raccolte di poesie Tragedia dei cieli e Umbra vitae. Nel 1924, Kurt Wolff pubblica Umbra vitae con 47 xilografie di Ernst Ludwig Kirchner.

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