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Collana «Acquamarina»
volumetto n° 33



Fernando  Pessoa, Mare del Portogallo
traduzione di Simonetta Masin, postfazione di Martino Baldi

 pag. 36, ISBN 9788862260060

Euro 4,00 (ESAURITO)
IN SINTESI

Venticinque poesie scelte, in nuova traduzione, del grande poeta portoghese, tratte dalle raccolte pubblicate con il suo nome e con eteronimi.


UN ASSAGGIO

«O mare salato, quanto del tuo sale
sono lagrime del Portogallo!
Per attraversarti, quante madri hanno pianto,
quanti figli invano hanno pregato!
Quante spose rimasero da sposare
perché tu fosti nostro, o mare!»







L’AUTORE

Fernando Antonio Nogueira Pessoa nasce a Lisbona nel giugno 1888. Presto orfano di padre, in seguito al secondo matrimonio della madre (1895) con il console portoghese a Durban, trascorre la giovinezza in Sud Africa. Nel 1905 torna a Lisbona per iscriversi a Lettere ma abbandona presto lo studio e si impiega come traduttore commerciale in francese e inglese. A Lisbona vivrà fino alla morte abitando camere in affitto e conducendo un’esistenza modesta e metodica, scandita dagli impegni lavorativi e dalla scrittura, nonché dalle sigarette e dalla frequentazione degli stessi caffè. Inizia a collaborare a varie riviste e aderisce alle prime avanguardie portoghesi, contribuendo a promuovere nuovi movimenti modernisti, come il ‘paulismo’. L’8 marzo 1914 appare l’eteronimo Alberto Caeiro. Lo seguono a ridosso Ricardo Reis e Álvaro de Campos (ma è dell’infanzia l’invenzione del Chevalier de Pas, attraverso il quale Pessoa scrive lettere a se stesso). Nel 1915 fonda la rivista d’avanguardia «Orpheu», con Mario de Sá-Carneiro, Almada Negreiros e altri. La rivista avrà vita breve ma sarà molto importante per gli sviluppi della poesia portoghese. Segue un periodo di interessi per studi esoterici e teosofici. Tra il marzo 1920 e il gennaio 1930, con una lunga pausa intermedia, vive l’unica relazione amorosa della sua vita, con l’impiegata Ophelia Queiroz. Nel 1934 esce Mensagem, unico suo libro di versi in portoghese pubblicato in vita (in inglese aveva pubblicato 35 sonnets e English poems). Il 30 novembre 1935 muore in ospedale, a Lisbona, in seguito a una crisi epatica per abuso di alcolici. Alla sua morte viene scoperto un baule contenente oltre venticinquemila testi inediti, che alimenteranno, insieme a quanto già uscito nelle varie riviste, le numerose pubblicazioni postume.

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