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Collana «I quaderni di via del Vento»
volumetto n° 47



Isaak  Babel’, Nello scantinato
traduzione e cura di Lorenzo Pompeo
 pag. 32, ISBN 8887741883

Euro 4,00
IN SINTESI

I due racconti Nello scantinato e Il risveglio, ricompresi nella raccolta I racconti di Odessa, poco pubblicata in Italia, sono offerti in nuova traduzione.


UN ASSAGGIO

«Giocatrici accanite e golose, sciatte bellone in segreto dissolute, con la biancheria profumata e i fianchi larghi – le donne sbattevano i loro neri ventagli e puntavano monete d’oro. Il sole le raggiungeva attraverso una siepe di uva selvatica. Il suo disco infuocato era enorme. Riflessi di rame appesantivano i neri capelli delle donne. Le scintille del tramonto penetravano nei brillanti – brillanti appesi dappertutto: tra le pieghe dei seni sfatti, sulle orecchie imbellettate e sulle gonfie dita bluastre da scrofa».







L’AUTORE

Isaak Babel’ nasce a Odessa il 13 luglio 1894, nel malfamato sobborgo della Moldavanka. Suo padre è un piccolo commerciante ebreo (muore nel 1924) mentre la madre, Fanny Svechvel’, che dopo la morte del marito decide di trasferirsi in Belgio insieme alla figlia, è persona colta e sensibile, a cui lo scrittore risulterà sempre molto legato (sopravviverà al figlio, morendo nel ’42). Nel 1898 la famiglia si trasferisce a Nikolaev, ma nel 1905, dopo un pogrom, i Babel’ tornano ad Odessa, dove il piccolo Isaak frequenta l’Istituto commerciale ‘Nicola I’. In quel periodo prende lezioni di violino dal maestro Stoljarskij (a cui s’ispira il racconto Il risveglio). A scuola dimostra particolare predisposizione per le lingue: oltre al francese, inglese e tedesco, studia, per volere dei genitori, anche l’ebraico. Nel 1911 si diploma e nello stesso anno s’iscrive all’Istituto commerciale di Kiev, dove porterà a termine i suoi studi nel ’16: qui conosce Evgenja Gronfajn, che diverrà sua moglie nel ’19. A questi anni risale l’esordio di Babel’, con il racconto Il vecchio slojme pubblicato nel ’13 sulla rivista «Ogni». Nel ’16 si trasferìsce a San Pietroburgo, dove la rivista diretta da Gor’kij, «Letopis’», pubblica due suoi racconti. Da quel momento la figura di Gor’kij diviene per Babel’ un punto di riferimento fondamentale: è lui a consigliare al giovane scrittore di «andare tra la gente». Fondamentale infatti sarà la partecipazione di Babel all’offensiva della Prima armata di cavalleria in qualità di corrispondente nel 1919-20 nella guerra russo-polacca, esperienza alla quale è legata L’armata a cavallo, la sua opera più famosa, edita nel ’26. Le notizie successive sulla sua vita sino al 27 gennaio 1940, giorno della sua morte, sono rinvenibili nella postfazione del presente volumetto.

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